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Aliquote applicabili

La proposta di Direttiva prevede l’applicazione di un’aliquota pari all’0,01% per i contratti derivati e dello 0,1% per le transazioni finanziarie diverse.

Le opinioni degli Utenti della Consultazione pubblica sulle aliquote da applicare risultano variegate. In proposito, sono state avanzate configurazioni alternative dell’imposizione. Il 31% degli Utenti è favorevole all’applicazione di un’aliquota unitaria, pari allo 0,05%; nell’ambito di questo gruppo, il 60% (19% del totale) ritiene che debba però essere applicata un’aliquota dello 0,01% relativamente alle operazioni su titoli di Stato.

Il 13% degli Utenti, stante la necessità di differenziare le operazioni con intenti speculativi dalle altre, ritiene utile parametrare l’aliquota in relazione al tempo di conservazione del titolo, in modo che essa sia più elevata per le operazioni con un breve orizzonte temporale e più bassa per gli investimenti a medio – lungo termine. La metà degli Utenti che hanno prospettato tale idea, ritiene che al raggiungimento di una certa soglia temporale, l’operazione debba essere esente. Il 19% degli Utenti vedrebbe con favore l’introduzione di un meccanismo automatico di aumento delle aliquote in ipotesi di attacco speculativo. Sempre con riferimento alla necessità di scoraggiare la speculazione, il 19% degli Utenti ritiene che l’aliquota debba essere collegata all’effetto leva dell’operazione. Il 6% propone che l’aliquota sia più elevata per le vendite allo scoperto, per i derivati con sottostanti non trasparenti o, considerate le dinamiche delle bolle speculative, più elevata per la vendita del titolo, rispetto al suo acquisto.

Il 25% degli Utenti della Consultazione pubblica ritiene che l’imposta debba prevedere un periodo di applicazione iniziale ad aliquota zero; il 75% di questi (19% del totale) propone l’introduzione immediata a livello nazionale dell’imposta con il mantenimento dell’aliquota zero fino al momento in cui un certo numero di Stati non abbia approvato normative analoghe. Il 6% degli Utenti è favorevole ad un’aliquota progressiva con riferimento al valore dell’operazione. Una percentuale analoga giudica troppo elevate le aliquote previste dalla Proposta di Direttiva.